Mercato auto in Europa nel 2018: i numeri

Il mondo dell'auto è in costante evoluzione ed anzi negli ultimi anni i cambiamenti stanno diventando davvero rivoluzionari. Già Internet ha portato ad una maggiore facilità di compravendita di auto usate fra privati così come reperire pezzi di ricambio a cifre più convenienti su siti come www.MotorDoctor.it rispetto alle cifre richieste dai tradizionali meccanici delle officine. E poi molto presto ci troveremo a parlare, anzi a vedere sulle nostre strade, le auto capaci di guidarsi da sole mentre in parallelo la diffusione dei motori elettrici è destinato a crescere in modo esponenziali nei prossimi anni.

In questo quadro d'insieme andiamo dunque a scoprire la situazione attuale del mercato europeo dell'auto, prendendo in analisi i dati dell'anno 2018. Senza troppe sorprese, scopriamo che il gruppo Volkswagen detiene il primato del mercato composto dai 28 Paesi dell’Unione Europea, a cui si sommano i quattro dell’Efta. L'azienda tedesca ha in mano quasi una quarto del settore nel continente visto che la sua quota di vendite corrisponde al 23.8. In seconda posizione ma decisamente distanziato arriva l'agglomerato francese PSA ovvero l'unione di Peugeot, Citroën, DS, Opel e Vauxhall Motors che arriva al 16.2%. Anche il terzo ed ultimo gradino del podio è occupato dai francesi grazie a Renault che nello scorso anno si è assicurato il 10,6% delle vendite nel 32 paesi europei. Per trovare FCA, la "nostra" Fiat congiuntasi con Chrysler dobbiamo dunque arrivare in quarta posizione ed il 6,6% delle quote di mercato. Di un soffio Fiat Chrysler Automobiles N.V. riesce a mantenersi sopra BMW che si ferma al 6,5%. Distanza davvero ravvicinata anche rispetto a Ford che subito dietro ha totalizzato il 6,4% delle vendite sul mercato continentale. Daimler (ovvero il gruppo di riferimento tedesco del prestigioso marchio Mercedes) è l'ultima società a stare sopra la soglia del 5% visto che nel 2018 ha ottenuto il 6.2% delle vendite. Seguono poi Toyota (4.8%), Hyundai (3.5%), Kia Motors (3.2%), Nissan (3.1%) e Volvo (2%).

Andando ad analizzare poi i dati dei principali cinque mercati, scopriamo così che la Gran Bretagna è dove si registra il dato più negativo con una diminuzione delle vendite pari al 6.8% ma è davvero difficile comprendere se ci sia qualche correlazione o meno con la questione Brexit molto d'attualità in questo momento. Anche l'Italia registra un dato in discesa con una diminuzione del 3.1%. Se la Germania, il mercato più importante per il nostro continente rimane sostanzialmente stabile (-0.2), si registrano invece ottime performance per Francia (+3 % secco) e soprattutto Spagna che vola con un +7%. Buoni dati di crescita anche da tutti gli altri mercati minori europei.

In apertura abbiamo fatto un riferimento all'imminente rivoluzione dell'elettrico. Se nei paesi scandinavi, soprattutto nelle grandi città, un importante cambiamento è già in atto, qualcosa si sta muovendo anche in Germania dove nel 2018 c'è stato quasi un raddoppio delle auto elettriche vendute facendo così raggiungere la quota dell'1% delle auto vendute. Cifre ancora basse indubbiamente ma il trend è comunque cominciato. Sempre in Germania, si registra un drastico calo delle auto a diesel vendute con il conseguente aumento delle auto a benzina vendute.

Volgendo invece lo sguardo al nostro paese, a dominare incontrastata il mercato è come sempre la Fiat Panda, unico modello d'auto a superare quota 100.000 unità vendute (124.266 per l'esattezza). Eccellente secondo posto per Renault che piazza in Italia oltre 50.000 Clio nel corso del 2018. Chiude il podio nuovamente Fiat grazie alla 500X che ci ferma di un soffio sotto quota 50 mila e precede un'altra produzione italiana come Lancia Ypsilon. Nella top ten troviamo poi Jeep Renegade, Citroen C3, Volkswagen Polo, Fiat Tipo, Fiat 500 e Volkswagen Polo che chiude la graduatoria.

Anche nel nostro paese si registra una calo netto delle vendite per il diesel mentre le elettriche non vanno oltre lo 0.3% delle vendite. Qualcosa comunque a tal riguardo si sta muovendo anche nel nostro paese con la prima stazione di ricarica istallata in autostrada all'altezza di Rho per la precisione. Ovviamente stiamo parlando davvero della fase embrionale di un cambiamento che comunque vedremo realizzarsi nel corso dei prossimi anni anche perché il cambiamento climatico in corso richiede interventi davvero immediati soprattutto per il futuro delle nuove generazioni.!