Gioco online: come identificare i siti legali e giocare in tutta sicurezza

Gioco online e regolamentazione Il gioco online ha conosciuto negli ultimi anni una crescita esponenziale tanto della domanda quanto dell’offerta. Mentre si moltiplicavano le piattaforme online in grado di fornire ai propri utenti esperienze di gioco in continuo miglioramento e sempre più varie, così molte più persone si mostravano desiderose di tentare la fortuna con questi strumenti innovativi. Anche negli anni di più nera recessione economica, il gioco d’azzardo online non ha conosciuto crisi ed anzi è stato protagonista di una crescita continua ed ininterrotta.

Nell’ultimo lustro si è assistito ad una serie di importanti cambiamenti, che andiamo di seguito a illustrare:

  • L’inserimento di tutti i grandi big storici del gioco (William Hill, Bet 365, Pokerstars e LeoVegas solo per citare alcuni dei più noti) nel business dei casinò online;
  • Il boom di piattaforme online in grado di offrire una vastissima gamma di servizi di intrattenimento, dai casinò alle scommesse sportive, dalle scommesse virtuali ai casinò live;
  • La volontà del governo italiano di regolamentare il fenomeno del gioco online, essenzialmente per due ragioni. Innanzitutto contrastare gli illeciti e le truffe cresciute in maniera esponenziale e porre un freno al riciclaggio che da sempre trova nel gioco un terreno fertile. Secondo, ma non in ordine di importanza, inserirsi in un campo altamente remunerativo e obbligare le piattaforme online a versare regolarmente le tasse al Monopolio di Stato. L’opera di legalizzazione è stata intrapresa da una parte oscurando l’accesso alle piattaforme irregolari, dall’altro minacciando continui inasprimenti delle sanzioni per gli utenti.

Come identificare i siti legali e giocare ai casinò online in tutta sicurezza. L’AAMS - Agenzia Autonoma dei Monopoli di Stato è l’ente regolatore addetto la gestione del gioco pubblico. Uno dei suoi obbiettivi fondamentali è garantire la sicurezza dei giocatori e far sì che tutti gli operatori rispettino le regole previste dalla normativa nazionale.

I siti legali devono disporre della apposita certificazione AAMS e di regolare licenza per operare sul territorio nazionale. Un modo semplice e intuitivo per rendersi conto della legalità o meno di un operatore, è visualizzare il tipico logo dell’AAMS che deve comparire sui siti accreditati. In ogni caso, il sito ufficiale di AAMS fornisce un elenco completo dei concessionari autorizzati al gioco a distanza, con indicazione del relativo codice di concessione, canale operativo (internet / telefono / televisione), indirizzo web.

La certificazione viene rilasciata dall’Agenzia dei monopoli a determinate condizioni, delle quali vi forniamo un’utile panoramica:

  • avere una liquidità sufficiente per garantire in ogni momento la restituzione del proprio denaro ai clienti. L’incubo di perdere il proprio denaro poco dopo il deposito è uno dei più ricorrenti per tutti i giocatori, ed è purtroppo anche la truffa più diffusa. Nel caso di siti con sedi legali in sparuti angoli del globo, la possibilità di recuperare il denaro anche intentando complesse cause legali è remota se non addirittura nulla;
  • pagare regolarmente le vincite. Le transazioni vengono monitorate e registrate da aams, e tramite un apposito codice è possibile verificarne l’esito sul sito dell’agenzia;
  • utilizzare forme di pagamento tracciabili e legali;
  • disporre di connessioni sicure e criptate, con certificazione SSL, per evitare che i nostri dati cadano nelle mani di malintenzionati;
  • rispetto dei dati personali in fase di registrazione. Il sito deve assicurare che i dati sensibili siano visualizzati solo dagli operatori autorizzati dai Monopoli e dalle forze dell’ordine, nel caso in cui ce ne fosse bisogno. Le informazioni richieste in genere sono: dati anagrafici, indirizzo e-mail, Codice Fiscale, fotocopia della carta d’identità, eventuali bollette intestate come prova della residenza effettiva in un luogo.

Tutte le piattaforme, nel momento in cui si apre un conto personale di gioco, chiederanno la sottoscrizione in modalità telematica di un contratto per la partecipazione al gioco a distanza. Attenzione ai siti che millantano certificazioni e autorizzazioni europee per operare. Molti siti non regolamentati non sono stati oscurati o restano comunque facilmente accessibili. Prima di depositare e giocare su queste piattaforme, è bene essere a conoscenza che le tutele a vostra disposizione in caso di contenzioso o peggio di frode, saranno davvero minime. Per esempio, nel caso in cui vi doveste impegnare in una causa legale con un concessionario avente sede legale a Cipro, dovrete avvalervi di un legale esperto di questioni di gioco, autorizzato a perorare le vostre ragioni a Cipro, e il giudizio finale verrà emesso da una corte di giustizia cipriota.

Sui casinò online regolamentati potrete usufruire di una vasta e varia offerta di giochi, in grado di accontentare i gambler più esigenti: dai classici roulette e blackjack, dal texas hold’em allo stud poker, dalle slot con jackpot di centinaia di migliaia di euro al fascino del casinò live I migliori casinò online inoltre dispongono di una applicazione mobile. Sempre più richieste dagli utenti, queste applicazioni sono user-friendly e consentono di vivere un’ottima esperienza di gioco anche su uno schermo di dimensioni ridotte.

La questione fiscale La tassazione è uno dei temi più dibattuti ed è uno dei principali vantaggi di operare su siti regolamenti AAMS. Il giocatore infatti non è tenuto al pagamento di qualsiasi imposta sui proventi netti derivanti, nel corso dell’anno, da vincite su casinò accreditati al Monopolio di Stato, e non hanno alcun obbligo nemmeno di segnalarle in sede di dichiarazione dei redditi. Le piattaforme stesse fungono da sostituto di imposta, pagando le imposte "alla fonte", e cioè allo stato, grazie al cospicuo agio che ottengono dai servizi offerti. Giocando su siti non regolamentati, invece, oltre a incorrere in illeciti, sareste tenuti al versamento di imposte regolarmente assoggettate alle aliquote IRPEF (dal 23 al 43 per cento) con l’ulteriore svantaggio di non poter dedurre in alcun modo spese e costi sostenuti per ottenerle (è stata oggetto di dibattito giurisprudenziale anche la possibilità di dedurre o meno le perdite).